Per fare il primo passo

non hai bisogno di vedere tutta la scala

Martin Luther King

In tutto il mondo, da Beirut al Cile, da Rio de Janeiro a San Francisco, da Wuppertal, in Germania fino a Batu Caves in Malaysia. In ogni luogo hanno un significato differente, ma in fondo ispirato allo stesso immaginario di principio: la pace e la convivenza rispettosa di tutti i punti di vista, di tutti gli stili di vita, della libertà in generale.

Grazie all’associazione Alternativa Giovani, anche l’isola di Lampedusa ha avuto la sua scala colorata, tra il centro dell’isola e il suo suggestivo Porto Vecchio. Una scalinata che, dagli inizi del ‘900, collegava il porto con la zona dello ‘sbarcatoio’ () con via Stazzone. Si ritiene fosse l’unico collegamento tra lo scalo commerciale e il centro abitato, connessione tra i locali adibiti alla lavorazione del pesce e le case dei lampedusani. E ci sono ancora delle vecchie foto che documentano come le donne di Lampedusa scendevano e salivano queste scale con gli attrezzi della lavorazione del pesce.

La scala, oggi, è tornata a nuova vita, restaurata e tenuta in ordine, mentre brillano nelle foto dei visitatori i colori dell’arcobaleno che ne decorano i gradini.

I colori che, da sempre, raccontano la pace. Quella tra le persone, al di là del colore della loro pelle, della loro fede, delle loro idee, dei loro orientamenti personali. Quei colori che ricordano alle persone di essere in equilibrio con il mondo, con la natura, con i propri simili e con coloro che portano la ricchezza della diversità e della complessità, da tutto il mondo nell’isola, dall’isola nel mondo, tra gli stessi isolani.

Lampedusa - scala colorata

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